(di Doriana Puglisi)
“La culla” di Sara Casal con “Le amiche” di Matteo Lo Greco
Come spesso dico sono un’amante del bello, del prezioso come si dice. Ma il mio prezioso nulla a che vedere col bene materiale vero e proprio. Per me il prezioso vuol dire il fine. Il delicato. Il buon gusto.
Qualche tempo fa son stata ad ammirare le opere di due persone che conosco nella realtà: una è Sara Casal, una ragazza che vive qui vicino e Matteo Lo Greco che vive a Venezia. Hanno esposto alcune delle loro opere a Zoldo Alto (BL).
L’opera in evidenza in alto, “La culla” ha la struttura interna, telaio, realizzata in ferro e materiali vari per riempirla e gesso per ricoprirla. Sara l’ha cominciata nell’inverno precedente e l’ha finita durante l’estate del 2009.
In basso Matteo Lo Greco con “Le amiche”, una fusione in bronzo a cera persa di cm. 180X80X60.
Queste opere saranno esposte fino al 09 settembre 2011 in p.zza G. Angelini, Zoldo Alto (BL).
Sara e Matteo sono componenti dell’ Associazione Artisti spa+A di Venezia.
La Galleria Matteo Lo Greco si è trasferita in Calle dello Spezier 2765 scala B, Venezia.
Una lettera di Matteo al Gazzettino di Venezia mi da da pensare: in questa lettera lui dice, replicando a un’altra, che non è mai stato interpellato da alcun organizzatore di eventi, per esprimersi riguardo a proposte, idee, avvenimenti, eventi e quant’altro per questa nostra splendida Venezia, ma si pagano degli organizzatori che di certo non lavorano per quattro soldi. Anzi: lui è pure stato boicottato, a quanto pare, da chi di dovere per mostre all’aperto.
Mi chiedo: a questo mondo è mai possibile che non si debba chiedere alla base di chi “crea” quale sarebbe il suo parere, l’optimum secondo ognuno per farsi apprezzare con l’esposizione o quant’altro? Non è che magari sentendo, interpellando, forse ne salti fuori qualcosa di positivo senza spendere chissà cosa? Penso che a questo mondo ci sono delle testine favolose, di spiccata intelligenza e pronte a sviluppare idee, sciorinare punti di vista: basterebbe solo dar loro la possibilità e non costerebbe nulla alle tasche di nessuno. Chissà che meraviglie potrebbero saltar fuori! Eppure questa nostra vita pullula di persone che magnificamente dimostrano il loro buon gusto, la loro delicatezza, la loro finezza, il loro savoir faire.
A me piace pensare all’arte come purezza e non come il grande mercato che le gira attorno – lo so, sono un’ingenua – per me l’arte è purezza. E’ logico che bisogna mangiare, su questo concetto, e necessità, non ci piove, ma ho sempre pensato che di stomaco ne abbiamo uno e riempito quello non vedo opportuno farlo dilatare oltremodo. Certo questo mio è solo un modo per buttarla in scherzo, ma questo penso in generale sui beni materiali: per me è più importante lo spirito di una persona che non i suoi possedimenti vari…Penso che mai vorrei dialogare con qualcuno di quei critici, direttori e compagnia bella obesi dentro: ci litigherei quasi subito di sicuro.
Anche nella parola puoi essere delicato a mandare all’altro mondo qualcuno. Con finezza. Con naturalezza.
“Le amiche” di Matteo Lo Greco
Doriana Puglisi
Reset Italia - Blog partecipativo di resistenza civile. Politica, economia, cultura. - Reset Italia